Girovagando per i padiglioni di Expo, ho visto tanti barattoli di frutta fermentata e mi sono chiesta come si prepara. In realtà il procedimento è molto semplice: basta mettere la frutta in un barattolo con acqua e zucchero e aggiungere lievito chimico in polvere. Lo zucchero si trasformerà in alcol e si produrrà anidride carbonica. E’ una delle tecniche di conservazione più antiche al mondo.
I frutti ideali per questo procedimento sono pesche, albicocche, pere e ciliegie private del nocciolo. Bene le mele, anche se diventano scure. L’uva va bucata per far entrare il liquido. Via libera alla frutta esotica e ai frutti rossi, ma è meglio evitare le more perché contengono troppi semi.
Per dare sapore si possono aggiungere spezie: cannella, menta, chiodi di garofano, vaniglia, pepe. Ma non in polvere, se no si attaccano alle pareti del barattolo.
Durante la fermentazione (dai 2 ai 10 giorni) il barattolo deve stare a temperatura ambiente e al buio: evitare dunque di prepararla se fa molto caldo. E il coperchio deve essere ben chiuso.
Si può usare per preparare salse, torte, aromatizzare bevande o altri piatti.
Se alla fine risulta troppo morbida o emana cattivo odore, meglio buttarla e riprovare.
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