Champagne sempre frizzante

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Stiamo iniziando un po’ tutti a prepararci per i grandi pranzi e le cene gioiose delle feste. E anche quest’anno champagne e vini frizzanti non potranno mancare. I riflessi di luce e le bollicine richiamano proprio la luminosità e l’allegria tipiche del Natale.

Se però la bottiglia rimane aperta, il giorno dopo le bollicine spariscono o sono molto attenuate. La soluzione? Aggiungere al vino due acini di uva passa: l’uva inizierà a fermentare e, come per magia, il vino tornerà quello di prima.

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Tanti usi per gli agrumi

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È questa la stagione degli agrumi. Gialli, rossi, arancioni, rosa. Il profumo di arance, mandarini e limoni mi ricorda da sempre la mia infanzia, quando mia nonna prima di Natale preparava liquori e marmellate.

Ricchi di vitamine e sali minerali, sono molto utili in cucina.

Vediamo come usarli:

  1. Il succo di arance, limoni, mandarini e pompelmi può essere usato per cucinare i pesci grassi, come il salmone: li rende più saporiti.
  2. Le scorze non trattate di chinotti e cedri sono ideali per preparare canditi e sciroppi: basta lasciarle cuocere in acqua e zucchero.
  3. Aggiungere alla carne qualche goccia di succo di limone o arancia, aiuta a renderla tenera.
  4. Mandarini e clementini non trattati sono ottimi per preparare liquori: in questo caso succo e bucce vanno messi sotto spirito e lasciati macerare per qualche settimana.
  5. Il pompelmo e il cedro sono ottimi in insalata: basta sbucciarli e spellarli, così saranno più digeribili.

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Burro salato: questo sconosciuto…

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L’altro giorno per sbaglio ho comprato il burro salato. L’avevo provato qualche anno fa in Irlanda, quando a Cork ho visitato un famoso museo a lui dedicato. Ma non avevo idea di come usarlo.

Dopo qualche ricerca ho scoperto cose interessanti:

1. Si produce come quello  normale, ma nella fase finale viene aggiunto il 2 per cento di sale. In passato questo metodo consentiva la conservazione.

2. È ottimo per la preparazione di dolci: dai biscotti, al tiramisù ai macarones. Una volta aggiunto lo zucchero, il sale non si sente. Ma è particolarmente pastoso e migliora il gusto dei dessert.

3. Con panna e zucchero caramellato è perfetto per decorare i pop corn.

4. Sulle tartine, abbinato al pesce, salato o affumicato, al caviale o alle uova di lompo, ai salumi o alle verdure dà una resa ottima e un sapore raffinato.

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A ogni mela la sua ricetta!

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Gialle, rosse, verdi, rosate. Dal profumo intenso o discreto. Comprare un cesto di mele rimanda la memoria alle favole e la mente alla natura.

Le varietà di questo frutto sono tantissime e mi piace usarle per scopi diversi a seconda del sapore.

  1. Stark delicious: è una delle più apprezzate al mondo. Ha la polpa dolce e croccante. Per questo è indicata soprattutto per ricette a crudo e dessert a bassa cottura (massimo dieci minuti). Altrimenti le fette asciugano e rilasciano acqua.
  2. Pinova: di origine tedesca. Ha gusto aromatico e pasta compatta. Ideale per insaporire piatti caldi o per le crostate.
  3. Golden delicious: è la più diffusa in Italia con buccia gialla, polpa dolce e pastosa. Ideale cotta, per torte dolci e salate, al forno con gli amaretti e anche per insaporire l’arrosto.
  4. Annurca: ha un sapore acidulo e dolce che la rende indicata per le insalate.
  5. Ruggine: è scura dal sapore intenso. Come quella verde, insaporisce le insalate e si sposa bene col sapore dei pesci affumicati o sotto sale, come salmone e aringhe.
  6. Renetta: è da dessert. Tenera e non troppo dolce, diventa pastosa con la cottura. Ideale per strudel e torte, quando si vuole smorzare la dolcezza. Oppure cotta al forno da sola.

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Uova sode pulite in un attimo!

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Sgusciare le uova sode non è semplice. Tante volte infatti mi è capitato che insieme al guscio venisse via anche l’albume.

Ecco qualche trucco per uova sode perfette:

  1. Chiudere l’uovo in un barattolo e agitare con delicatezza: il guscio si frantuma e viene via più facilmente.
  2. Usare uova prossime alla scadenza: in quelle fresche l’albume è voluminoso e aderente al guscio.
  3. A fine cottura raffreddare sotto il getto d’acqua corrente o tenere un paio d’ore in frigorifero.

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Che buone le scorze candite!

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Al naturale o ricoperte di cioccolato, per me le scorze di agrumi candite sono un must della stagione invernale.

Ecco come prepararle:

  1. Lavare arance, limoni, mandarini o altri agrumi non trattati.
  2. Con coltellino affilato togliere la scorza senza la parte bianca. Dividerla a strisce di mezzo centimetro e scottarla in acqua bollente.
  3. Scolare e ripetere il procedimento altre due volte portando a bollore altra acqua e rimettendo dentro le scorzette. Così si elimina l’amaro.
  4. Sciogliere 500 grammi di zucchero in 2,5 decilitri di acqua, unire le scorze e cuocere a fuoco dolce per mezz’ora.
  5. Trasferire su una gratella e far raffreddare.
  6. Cospargere di zucchero o cioccolato fuso.

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Castagne pulite per ogni uso

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In autunno le castagne sono buonissime e adatte a tante ricette. Da sole, arrosto o bollite, unite al sugo o alle zuppe, come contorno, o dolce, dal Montebianco ai marrones glacee. Ma togliere la buccia è difficile.

Ecco come pulirle prima di unirle a un ripieno, a un contorno o cuocerle in uno sciroppo:

  1.  Incidere con un coltellino a lama arcuata la parte bombata.
  2. Scottarle per 5 minuti in acqua bollente con aromi (alloro, rosmarino o salvia).
  3. Scolarle e metterle su un vassoio coperte da un panno ripiegato per trattenere l’umidità.
  4. Lasciar riposare solo pochi minuti: il vapore sotto il panno aiuta a separare la buccia. Non raffreddare troppo se no si asciugano e diventa impossibile pelarle.
  5. Eliminare la parte esterna e usare un coltello per la pelle rimasta.

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Trucchi per lievitare

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Preparare in casa pane e dolci è molto divertente. Il profumo che si diffonde nelle stanze, poi, è davvero fantastico. Ma per preparare impasti morbidi e gonfi al punto giusto bisogna usare bene il lievito di birra.

Ecco qualche trucco:

  1. Scioglierlo in una tazzina d’acqua formando una pastella: così si distribuisce bene nell’impasto.
  2. Mescolare con le dita: aiuta a rendersi conto meglio della consistenza.
  3. Usare acqua tiepida: calda o fredda “uccide” i fermenti di cui è ricco il lievito.
  4. Sciogliere il sale nella miscela quando rimane poca acqua: aiuta a consolidare la maglia glutinica.
  5. Unire il sale quando il lievito è già quasi tutto sciolto: altrimenti si inibisce l’aziine dei fermenti.

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