A grana grossa o piccola, stagionato o più fresco, al naturale o aromatizzato. Il salame in alcune regioni italiane è un must. Alcuni invece l’hanno bandito dalla dieta perché è grasso. In cucina, però, si può usare anche a piccole dosi per dare più sapore ai piatti.
Ecco qualche consiglio:
- Salame Milano: è di carne suina e bovina con uso moderato di spezie. È adatto, oltre al classico panino, per insaporire torte salate, sughi e per preparare involtino con la pancetta. Va tagliato con l’affettatrice, perché ha un’amalgama pastosa.
- Sopressa veneta: molto aromatizzata è ideale per i panini, si può sbriciolare una fetta scottata sulla pasta al forno per dare sapore oppure tagliare a fettine e aggiungere alla frittata. Va tagliato con l’affettatrice, perché ha un’amalgama pastosa.
- Felino: adatto soprattutto per gli aperitivi, accompagnato da crackers o tartine. Può farcire, tagliato a pezzetti, torte salate e quiche. Ma le fettine possono anche accostarsi a un piatto di carne, magari accompagnato da salsine e sottaceti. Si taglia con il coltello apposito per affettati.
- Cacciatorino: è piccolo e poco aromatizzato e si presta agli usi più disparati. Dalle tartine per aperitivi e antipasti, abbinato e fettine di cetriolo (particolarmente fresco, si contrappone al pepe), sedano o carote (per giocare sul contrasto morbido-croccante). Si può aggiungere a fettine sottili anche nell’insalata, insieme a qualche cereale come quinoa o farro per rendere il piatto più completo. Si taglia a mano con il coltello da cucina.
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